Gian Carlo Tronzano presenta i driver per la mobilità elettrica del futuro secondo Comau a “Smart Car” su Radio 24
Il mercato dell’e-Mobility sta crescendo a ritmi sostenuti spinto dalla necessità di azzerare le emissioni di carbonio nel settore dei trasporti entro il 2050, come indicato dal Green Deal europeo. Condizione che sta portando ad un aumento della domanda di batterie, vere e proprie protagoniste della transizione verso la mobilità sostenibile.
Secondo un’analisi dell’istituto Fraunhofer, infatti, nel 2030 la domanda di batterie in Europa arriverà ad essere 10 volte maggiore rispetto a quella attuale (fino a 1,5 TWh). Ciò significa che le aziende dovranno sviluppare processi per la realizzazione di celle e moduli più efficienti, dedicandosi al contempo alla produzione di tecnologie di nuova generazione, che assicurino prestazioni elevate e costi più contenuti.
Gian Carlo Tronzano, Head of Battery Cell Global Competence Center di Comau, ha presentato durante la trasmissione “Smart Car” di Radio 24 i nuovi trend dell’elettrificazione nel settore dei trasporti secondo Comau e i progetti dell’azienda per facilitare un processo di trasformazione sostenibile e circolare. Vediamo quali.
Investire in soluzioni di nuova generazione
Quando si parla di batterie per vetture elettriche ci riferiamo principalmente alla tecnologia agli ioni di litio, spiega Gian Carlo Tronzano, anche se nei prossimi anni si inizierà ad assistere ad un aumento della domanda di batterie di nuova generazione, come le batterie allo stato solido. Le motivazioni sono molteplici. Innanzitutto i dispositivi di accumulo allo stato solido sono più sicuri, poiché utilizzano elettroliti solidi e non liquidi, eliminando il rischio di perdite e di contatto accidentale con sostanze nocive. Inoltre, gli elettroliti solidi consentono di raggiungere una maggiore densità, immagazzinando più energia in un volume più piccolo. Questo consente alle batterie allo stato solido di avere una maggior durata, una dimensione ridotta e una maggior velocità di ricarica rispetto alle tradizionali batterie agli ioni di litio.
Promuovere una catena del valore europea
Quali sono i problemi principali che si incontrano nella produzione di batterie? Secondo Tronzano, a rendere spesso complessi e onerosi i processi di lavorazione per la realizzazione di queste tecnologie è in primis la scarsità di materie prime – che impone la necessità di cercare nuove fonti di approvvigionamento – ma anche il costo elevato dei processi produttivi, connesso all’investimento ingente per l’avvio degli impianti e ad un tempo ancora eccessivo per il time-to-market. Per soddisfare la domanda di batterie in arrivo dal mercato e promuovere lo sviluppo di tecnologie di nuova generazione, sarà quindi necessario costruire una catena del valore europea totalmente autonoma, spiega Tronzano. Ciò consentirà di creare collaborazioni strategiche tra enti, istituzioni e imprese coinvolte, a livello locale e internazionale, sfruttando al meglio tutte le opportunità messe a disposizione in materia dall’Unione Europea.
Sviluppare competenze nuove e avanzate
In un mercato nuovo e in costante evoluzione, come quello dell’elettrificazione, è fondamentale per le aziende investire nell’aggiornamento delle competenze e nella formazione di figure professionali innovative, capaci di sviluppare tecnologie e processi performanti ed efficaci per la produzione di batterie, afferma Gian Carlo Tronzano. Proprio come sta facendo Comau, con il programma E-Skill, il percorso di upskilling e reskilling delle proprie risorse interne, che ha coinvolto oltre 1000 dipendenti finora, con l’obiettivo di migliorare e rafforzare le competenze di selezionati team interni nel campo dell’elettrificazione e dell’e-Mobility. A questo si aggiunge la collaborazione di Comau con aziende e importanti atenei (Politecnico di Milano, Politecnico di Torino e di Bari) per favorire uno scambio continuativo e trasversale di conoscenze, supportando dottorati di ricerca e programmi di formazione per giovani talenti da inserire nel proprio organico.
Riciclare e riutilizzare batterie in ottica circolare
Uno dei temi centrali delle politiche europee è la necessità di riciclo e riuso di moduli e celle, incentivando l’avvio di progetti che consentano di gestire il fine vita delle batterie in modo sostenibile e circolare. Per questo, spiega Tronzano, Comau è impegnata nello sviluppo di soluzioni per facilitare e ottimizzare lo smaltimento e il recupero di dispositivi di accumulo di energia, con costi ridotti e un basso impatto sull’ambiente e le persone. Tra questi progetti si segnala Flex-BD, il sistema robotizzato realizzato da Comau, all’interno del progetto europeo Flexible Battery Dismantling, per automatizzare lo smontaggio delle batterie elettriche esauste grazie ad un processo flessibile, ripetibile e standardizzabile che aumenta l’efficienza di lavoro e riduce i rischi per gli operatori.
Ascolta l’intervista completa a Gian Carlo Tronzano trasmessa da Smart Car di Radio 24: