Robotized system for Battery dismantling

Comau per le tecnologie di riciclo delle batterie

Comau promuove una mobilità elettrica sostenibile e circolare con lo sviluppo di tecnologie innovative per il riciclo delle batterie

Se l’utilizzo di vetture elettriche può contribuire a ridurre in modo significativo le emissioni di gas serra, non bisogna trascurare l’impatto che lo smaltimento di batterie necessarie per il loro utilizzo avrà sull’ambiente. Secondo l’UE, infatti, entro il 2030 potrebbero essere almeno 30 milioni i veicoli elettrici a emissioni zero a circolare in territorio europeo, con oltre 1 milione di batterie dismesse, da riciclare e riutilizzare.

Un dato che pone l’attenzione sulla necessità di sviluppare soluzioni tecnologiche in grado di favorire una transizione energetica il più possibile sostenibile e circolare. Gian Carlo Tronzano, Head of Battery Cell Global Competence Center di Comau, ha raccontato durante il podcast BIT dell’agenzia Agi quali sono i vantaggi del sistema robotizzato Flex-BD progettato da Comau nell’ambito del progetto europeo Flexible Battery Dismantling, per aiutare le aziende ad automatizzare lo smontaggio delle batterie elettriche esauste mediante un processo flessibile, ripetibile e standardizzabile che aumenta l’efficienza di lavoro e riduce i rischi per gli operatori.

Secondo Gian Carlo Tronzano, infatti, l’automazione è la chiave di volta per gestire processi di riciclo e riuso delle batterie elettriche in modo sostenibile, sia da un punto di vista ambientale che economico. Ma con quali risultati?

Maggiore sicurezza. Automatizzando operazioni di smontaggio tradizionalmente manuali, Flex-BD migliora la gestione di processi delicati e ripetitivi, che possono comportare il contatto con sostanze potenzialmente nocive. Si pensi, ad esempio, alla presenza di liquidi corrosivi e infiammabili all’interno di moduli e celle e al fatto che le batterie da smontare sono inizialmente cariche. L’uso del sistema robotizzato Flex-BD, spiega Tronzano, consente di aumentare la sicurezza degli operatori, sollevandoli da attività gravose, per destinarli a mansioni a maggior valore aggiunto, come il controllo e la programmazione della cella robotizzata.

Riciclo più efficiente. Grazie a Flex-BD è possibile rendere più efficiente e sostenibile il processo di recupero dei moduli e dei loro componenti, consentendo alle aziende di ridurre gli sprechi e di ottimizzare il riutilizzo delle materie prime contenute nei pacchi batteria. In tal modo, precisa Tronzano, si va ad alimentare un processo virtuoso che è fondamentale per contenere in modo davvero efficace il volume di rifiuti, l’utilizzo di fonti energetiche e di nuove risorse.

Processi flessibili per smontare qualunque batteria. Poiché i pacchi batteria da riciclare possono essere molto differenti l’uno dall’altro, Comau ha sviluppato un sistema in grado di gestire in modo autonomo diversi tipi di prodotto, chiarisce Tronzano. All’interno della cella Flex-BD, un robot ad alto carico NJ-370-3.0 esegue automaticamente ogni fase di lavorazione richiesta, cambiando da solo gli utensili a seconda delle operazioni che deve svolgere. Per farlo utilizza sensori e sistemi di visione avanzati, basati su algoritmi di Intelligenza Artificiale, che permettono di riconoscere la tipologia di pacco batteria e avviare un processo di smontaggio dedicato. Grazie infine ad un approccio di programmazione a basso codice (Low Code) gli operatori possono ridefinire ogni volta il ciclo di lavoro in modo rapido e semplice, senza la necessità di riprogrammare il robot.

Ascolta l’intervista completa del podcast BIT a Gian Carlo Tronzano https://bitly.ws/KVXH